La nostra storia
Da antica casa di pescatori ad accogliente struttura ricettiva
Hotel Al Faro si trova sulle sponde del Porto Canale di Cervia, in località Borgo Marina: qui nel lontano Ottocento, a pochi passi dal cuore pulsante del centro della cittadina di Salinari, si insedia e vive una fiorente ed attiva comunità di pescatori proveniente dall’Alto Adriatico. Quasi tutte le famiglie di marinai e pescatori di quel tempo erano originarie di Chioggia, Comacchio e Goro, giunte a Cervia con il trasporto del sale.
In particolare, nel luogo in cui oggi c’è l’Hotel Al Faro, sorgeva la casa del pescatore Angelo Padoan, meglio conosciuto come “Macubi”.
Tra vocazione e passione: la storia dell’Hotel Al Faro
Negli anni ’50 la famiglia Padoan vende il terreno ad Alfredo Vallerani, commerciante di legnami. Fu proprio Alfredo a pianificare e progettare la realizzazione dell’Hotel Al Faro e a conferire all’edificio quella vocazione turistica che, da quel momento, non ha mai perso. Pochi anni dopo, infatti, nel 1960, inizia la costruzione dell’hotel vero e proprio: nei decenni a seguire l’edificio subisce diversi interventi di ampliamento e miglioramento, sino ad arrivare all’attuale struttura.
Alla morte di Alfredo Vallerani, l’hotel viene ereditato dal figlio Veniero, che nel frattempo era diventato architetto. Veniero decide di proseguire gli interventi di ristrutturazione dell’hotel e di mantenerne la funzione ricettiva con la quale l’edificio era nato.
Hotel Al Faro, dal 2022 la nuova gestione
La famiglia Vallerani mantiene la proprietà sino al 2008, quando viene venduta ad altri proprietari. Nel 2022 la cervese Paola Pirini, attuale proprietaria di Hotel Al Faro e Osteria La Ciurma, acquista l’albergo con l’intenzione di riportarlo agli antichi splendori e di valorizzarne le radici territoriali, così radicate nella storia dell’edificio e nel tessuto culturale di Cervia.
In questa direzione sono andati tutti i recenti interventi di ristrutturazione e miglioria che hanno permesso all’hotel di acquisire l’aspetto attuale: il progetto ha previsto anche il coinvolgimento dell’architetto Veniero Vallerani, che ha fornito supporto e consulenza tecnica durante tutti i lavori.
